Litorale romano, 1986. Una donna irrompe negli uffici del servizio sociale. Dice che vuole liberarsi di sua figlia Emma di sette anni perché si masturba a sangue. Martino, il giovane psicologo incaricato del caso, scopre le condizioni drammatiche in cui vive la bambina. Ma cosa nasconde il comportamento della piccola? E perché una potente politica impedisce che la minore sia data in affidamento? E poi: cosa lega la vita di Emma e la storia famigliare dello psicologo? Per scoprirlo, Martino torna dalla sua psicoanalista e intraprende un viaggio nella terra straniera del suo passato che riporterà alla memoria un abuso mai rivelato. Le case popolari, il reparto psichiatrico e una galleria di personaggi, vittime e carnefici allo stesso tempo, popolano questo romanzo che, utilizzando lo stile del racconto familiare, del noir e dell'horror, trascina il lettore attraverso una serie di eventi sconvolgenti la cui chiave sarà nell'ultima parola.