Giuseppe Castaldi, commissario bolognese, sessant'anni, sta per andare in pensione e a un mese dalla conclusione di una dignitosa carriera alla Omicidi di Bologna si trova costretto a indagare su due diversi casi, una strage familiare in un appartamento di via Zanardi, a due passi da Porta Lame, e il presunto suicidio di un collega e amico trovato morto nella sua vasca da bagno. I due casi sembrano semplici e scontati, Castaldi conta di chiuderli prima del sospirato pensionamento e, coadiuvato dalla sua squadra, comincia a lavorare su entrambi i fronti. Grazie ad alcuni indizi lasciati dal suicida prima di morire, l'intera indagine si complica svelando un risvolto oscuro e inaspettato che coinvolge la migliore borghesia bolognese. Le conseguenze saranno dirompenti e nonostante i tentativi di depistaggio la verità verrà a galla sconvolgendo equilibri sociali fino ad allora immutabili.