Sconfiggere il proprio destino è un desiderio di molti ma è un'impresa che riesce a pochi, soprattutto se la partita con la vita viene giocata nell'ombra, a carte coperte, potendo vedere solo una faccia della medaglia. Sebastiano Porta nasce nell'antico borgo de La Martella, a pochi chilometri da Matera, ed è da questo territorio antico, nobile ma primitivo, che inizia la sua lotta per diventare il vero padrone di un'esistenza (la sua) che sembra cadere sempre nelle mani di qualcun altro. Sull'onda della miseria, il padre, minatore emigrante, trasferisce la famiglia in Belgio ed è qui che Sebastiano patisce il supplizio di una famiglia che degenera nello sfacelo. Rabbioso, perduto e solo, incontra un malvivente gentile e finisce per entrare nel traffico di droga. Il desiderio di costruirsi una nuova vita lo spinge a tornare in Italia, a studiare, a progettare un ritorno alla terra nativa, forse nel miraggio di una rivincita. Ma è proprio qui che il destino cala i suoi assi nella manica: una donna da amare, il ritorno al crimine, uno stravagante investigatore e un misterioso delitto spingono Sebastiano Porta con le spalle al muro. Sarà fatta giustizia oppure, come suggerisce il nome del protagonista, il suo destino resterà sospeso fra condanna e patimento?