C'è qualcosa, nel Cappello, che ricorda il Poe del Gatto nero, dove però la rivelazione giunge non da un oggetto ma da un animale; e c'è qualcosa del Cuore rivelatore, dello stesso Poe, e forse persino del dostoevskiano Delitto e castigo, nel tormento interiore che porterà l'assassino ad una delirante confessione, imposta assai piú dallo spirito (o dalla psiche) che dalla realtà. (Dalla prefazione di Francesco Crisafulli).