1931. Sullo scalone di Capodimonte, nella gelida alba di un autunno umido di pioggia, viene ritrovato un bambino morto. È Tetté, un piccolo scugnizzo senza famiglia né amici. Il freddo, la fame o una malattia sembrano le cause più probabili del decesso, ma il commissario Ricciardi non si accontenta e da solo prende a scavare nelle vite di cui nessuno si cura, di cui nessuno sa niente. Nemmeno il suo dono questa volta lo aiuta, nel luogo del ritrovamento non avverte alcuna voce. Fino al giorno dei morti.