Pompei, 4.7 d.C. Una città vivace e caotica, ancora ignara del destino di morte e gloria che l'attende. Il Vesuvio nasconde la propria furia e per le strade è un ribollire di commerci e incontri, non tutti approvati dai pochi superstiti rappresentanti del severo mos maiorum. Protagonista di questa spumeggiante vita mondana è l'avvenente cortigiana Fortunata. Ma la sua bellezza non vale a salvarla dalla crudeltà di uno spietato assassino che uccide le prostitute di Pompei. A nulla sono servite le amicizie altolocate della donna, che tempo prima era stata la favorita di Claudio. Profondamente turbato da questa morte, l'imperatore invia a indagare il senatore Publio Aurelio Stazio perché faccia luce sull'accaduto. E sarà proprio Aurelio a scoprire che Fortunata è solo l'ultima, in ordine di tempo, delle vittime di un efferato "Jack lo Squartatore" ante litteram. Ma non sarà facile svelarne l'identità e consegnarlo nelle mani dell'implacabile giustizia romana.