Sulle alture che delimitano il corso dell'Hudson, nei dintorni di New York, sorge l'antica dimora di Mordance Hall. Strani personaggi vi abitano: Richard Pride, un aristocratico settantenne, la moglie Miriam, avida lettrice di Baudelaire e appassionata di astrologia, Janet, la giovane figlia irrequieta, Wilfred Hough, lo stralunato segretario, due serve adepte del vudù e Tod, il sinistro cane da guardia. È in questa cornice decadente che appare all'improvviso il musicista trentenne Oscar Fitzalan, incaricato di assistere il padrone di casa nelle sue misteriose ricerche. Pride, difatti, è convinto che con l'aiuto della musica e di altri stimoli psico-sensoriali sia possibile far riemergere dalla "stanza buia" della memoria tutti i ricordi e i singoli momenti dell'esistenza di un individuo. Egli, inoltre, ha raccolto in un archivio labirintico un'immensa documentazione sui vari momenti del proprio passato. Oscar verrà coinvolto ben presto in un'ambigua relazione sentimentale con Janet e Miriam e nella rete di intrighi che lega l'uno all'altro gli abitanti di Mordance Hall.