«Abbiamo sempre creduto che il Male esistesse fuori da noi. Ci sbagliavamo». A Casette d'Ete, nel maggio 1929, il Male arriva sotto una forma incompiuta, bizzarra, che nessuno nota fin quando non si presenta alla porta di casa. Nemmeno Antonio lo conosceva, né sapeva che cosa ne sarebbe stato di quel principio d'estate che aveva portato nella sua vita Leila, la "diversa", la presunta assassina. Quella ragazza dalla pelle diafana e dai lunghi capelli scuri viene osservata con circospezione da tutti gli abitanti del paese, poiché su di lei grava una feroce accusa: aver ucciso il proprio bambino appena nato. Quando Antonio si avvicinerà a lei, rapito dal fascino efebico della giovane e dal mistero di cui si fa portatrice, ogni cosa cambierà per sempre, e finalmente anche il Male si rivelerà in tutta la sua oscura potenza. "Come se non fossimo stati", l'esordio nel fumetto della giornalista, scrittrice e blogger Giulia Ciarapica, trascina il lettore in un microcosmo fatto di incanto e terrore, là dove le cose, i figli e le madri diventano un tutt'uno con la forza superiore della natura e della superstizione.