Roma, maggio 1606. Dopo una velenosa partita a carte, il ruffiano Ranuccio Tomassoni affronta in duello Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio. Ranuccio viene ferito e, nonostante l'intervento di un cerusico, muore dissanguato tra le braccia del fratello Gian Francesco, mentre Caravaggio, ferito a sua volta, si dà alla fuga. Gian Francesco governa da padrone assoluto Campo Marzio ed esige una vendetta feroce. Affida al birro Leone Bencivenne l'incarico di rintracciare il pittore, che sembra scomparso nel nulla. Attraverso le maglie oscure e impenetrabili della Città Eterna, le indagini di Leone portano inaspettatamente alla luce attriti e faide interne alla famiglia Tomassoni, storie di sangue e di carne. Un dubbio si fa strada nella sua mente: e se Caravaggio fosse innocente? In una Roma meravigliosa e decadente, nella quale l'arte di chiese e palazzi si mescola alla miseria e alla criminalità dei quartieri infami, si scatena una violentissima caccia all'uomo che vede contrapporsi due tra le famiglie più potenti della città, i Farnese e i Colonna; una caccia all'uomo in cui le ragioni del potere potrebbero prevalere sulla giustizia. Luci e ombre si mescolano nell'arte e nella vita di Caravaggio. Ma fin dove si possono spingere le ombre?