"L'incredulità di padre Brown", terza antologia dedicata al prete investigatore, deve essere letta nei termini del più disperato e sonoro appello di Chesterton alla ragionevolezza umana. I racconti presenti nell'antologia sono scritti nel 1926, dopo più di un decennio dall'uscita della prima serie di racconti intitolati Il candore di padre Brown (1911); chiaramente appartengono ad un Chesterton diverso, emotivamente e intellettualmente coinvolto nei repentini, tragici, ma per lui certo non inaspettati, cambiamenti sociopolitici innescanti e risultanti dalla grande guerra. La saga del prete investigatore è l'originale risposta dello scrittore al filone giallo inaugurato da Arthur Conan Doyle, con la scelta però di caratterizzare il personaggio letterario con una fine capacità di analisi psicologica e con un profondo spessore religioso e umano; queste note di carattere diventano formidabili strumenti di indagine investigativa, in cui prevale il buon senso, l'empatia con i criminali e il finissimo umorismo. I racconti sono presentati in una nuova traduzione, corredata da esplicative note a piè pagina.