Sul tavolo in cucina aveva disposto il flacone con la droga ancora chiuso, un cucchiaio da minestra, due siringhe per iniezioni intramuscolari provviste di un ago di medio spessore, un contagocce tolto da un flacone per combattere il raffreddore, un tubetto di colla, un bicchiere pieno d'acqua ed un secondo vuoto, ed infine otto bottigliette mignon di rum, il liquore preferito da Sylvie. Cominciò col riempire d'acqua il contagocce per poi svuotarlo nel secondo bicchiere; ripetè l'operazione almeno trenta volte sino a quando, annusando l'acqua che usciva dal tubetto non odorasse quasi più di eucaliptolo. Aprì una delle bottigliette di rum e riempì e ne svuotò alcune volte il contagocce. Preso il flaconcino con la droga lo aprì, vi immerse il contagocce riempendolo e facendo poi cadere dodici gocce nel cucchiaio. Afferrata una siringa aspirò la droga all'interno. 'Ora viene il difficile.' ragionò. 'non pensavo che fare il killer fosse così sfiancante'»