Firenze, 1557. Pontormo sta lavorando da undici anni al suo capolavoro, gli affreschi del coro della basilica di San Lorenzo. Quando il pittore viene trovato assassinato proprio ai piedi del coro, il duca di Firenze Cosimo de' Medici incarica delle indagini il suo fiduciario, Giorgio Vasari, a sua volta celebrato artista e architetto. A lui il compito di mettere in fila una catena di misteri che scuote la corte di Cosimo: un pittore morto ammazzato, un quadro audace che sfida l'autorità del duca, un assassino che sembra svanito nel nulla. Vasari, alla ricerca di un aiuto, si rivolge al vecchio Michelangelo, ormai esule a Roma, ma la situazione a Firenze richiede discrezione, lealtà, sensibilità artistica e astuzia politica. L'Europa, d'altronde, è una polveriera pronta a esplodere: con l'Italia contesa tra Francia e Spagna, il duca di Firenze deve affrontare le mire della regina di Francia, sua cugina Caterina, alleata con un suo vecchio nemico, il repubblicano Piero Strozzi. E mentre nei conventi della città si nascondono nostalgici di Savonarola, a Roma il papa ha condannato come immorali le nudità che Michelangelo ha dipinto nella Cappella Sistina. Laurent Binet trascina il lettore negli intrighi della Firenze dei Medici, tra potenti senza scrupoli che tramano nell'ombra e i segreti dei più grandi artisti del Rinascimento. In una città che è il centro del mondo, dove non ci si può fidare di nessuno, Giorgio Vasari deve risolvere un omicidio che può cambiare la storia: tutti giocano le proprie carte, tutti sono sospettati.