Durante una silente e cupa notte di primavera del 1957, nelle acque del porto di Genova viene ritrovato uno strano oggetto. Quello che a primo acchito sembra essere un grosso pezzo di tavola, si rivela una valigia contenente il cadavere smembrato di una donna. Le autorità del capoluogo ligure, senza alcun appiglio dal quale partire, non riusciranno a risolvere il caso, lasciando che questo si avvii verso l'archiviazione. Intanto alla questura di Milano, comandata dal commissario Paternò e dall'ispettore Melis, giunge una strana lettera. Inizialmente preso sotto gamba ed etichettato come uno stupido atto compiuto da un mitomane, il messaggio prenderà presto tutt'altre fattezze. Da esso non tarderanno a scaturire una serie di eventi che porteranno l'ispettore Melis a trovare un collegamento tra la lettera e l'anonima valigia pescata nel mare di Genova.