Un funzionario del Ministero degli esteri intreccia una relazione sentimentale con una piacente professoressa di italiano conosciuta sulla metropolitana. Un notaio viene arrestato per violenza sessuale nei confronti di una giovane donna. Le due storie scorrono parallele, apparentemente distanti. E invece sono drammaticamente legate. Attingendo dalla sua esperienza professionale, Martinelli racconta di emozioni brutalizzate dall'avidità, del verosimile più vero del vero, della vita e del suo contrario. Il finale sorprende per originalità e amarezza: un fatto molto grave rimane impunito. Il sostituto procuratore della Repubblica Massimo Angeli sa che c'è un responsabile ma non lo può provare. Si deve arrendere. Un romanzo intenso, emozionante, ricco di suspense, in cui Martinelli - con il solito stile asciutto e intriso di ironia - non ci parla solo del magistrato Massimo Angeli. Ci parla soprattutto dell'uomo che si appassiona e si commuove, pur essendo consapevole che i giudici dovrebbero rimanere impermeabili ai sentimenti.