Nel 410 d.C. i Visigoti per tre giorni e tre notti saccheggiarono Roma, sottraendone un enorme bottino. Poi si diressero a Sud, sotto la guida del loro re guerriero Alarico. Questi in Calabria si ammalò di malaria e morì. Alcune fonti narrano che centinaia di schiavi deviarono il corso del fiume Busento, scavarono una buca profonda, vi alloggiarono il corpo del Re in assetto da battaglia e in groppa al suo cavallo e parte dell'immenso tesoro rubato. Poi ricoprirono la tomba e restituirono al fiume il suo percorso originario. Dopo sedici secoli, quattro laureandi in archeologia, membri di un team italo-americano, inaspettatamente ritrovano un eccezionale gioiello gotico. Sotto la spinta del vulcanico professor Augello, parte la caccia alla tomba del re Alarico e delle sue ricchezze. L'impresa è coronata dal successo, ma dagli scavi emerge, inaspettato, anche uno straordinario candelabro d'oro a sette braccia, protetto in una grande cassa di bronzo. Sarà la perduta sacra Menorah di Mosè? Le indagini sul manufatto proseguono tra complotti e inganni, tra agenti segreti e amori che sbocciano, giungendo al finale inatteso di un appassionante romanzo da leggere tutto d'un fiato.