Manlio Rune, investigatore per le assicurazioni, si sta recando con la sua MG spider gialla del 1968, a Bressana Bottarone. Deve effettuare una perizia per il tribunale. All'altezza di un vasto acquitrino boscoso, la Garzaia della Roggia Torbida, viene attirato da un nugolo di uccelli eccitati che si agita tra le fronde degli alberi. Incuriosito decide di addentrarsi lungo l'argine dello stagno e capire che cosa ha provocato quel comportamento insolito. Lì trova il cadavere di una ragazza immerso nell'acqua. Il corpo è stato divorato dai becchi in più punti. L'autopsia intanto rivela che il cadavere della ragazza mostra segni di un uso prolungato di sex toys. Ad aleggiare su ogni luogo che si snoda tra Bressana Bottarone, Bastida Pancarana e Sannazzaro de Burgondi, c'è il tipo con la Harley Davidson che ha un vecchio casco infilato sullo schienale, o Sissy Bar, come una testa recisa piantata su una picca. La domenica la si passa alle corse dei Kart, al circuito 7 Laghi. Sulle tribune Rune incontra una bella donna spigliata che lo conduce a scoprire il Merejise, una nave che batte bandiera del Belize e che è stata implicata in diversi casi di trasporto di materiale radioattivo in Romania e triangolazioni verso l'Africa. Il mondo della provincia di dischiude così, pagina dopo pagina, come un origami complesso mostrando sempre più strati di vite perse, insieme a uomini che sostengono di aver acquistato la moglie in Russia su Internet, altri in cerca di redenzioni nel nord Europa e qualcuno che nasconde nell'alcol lo squallore della propria vita passata a sbirciare, dallo schermo del proprio computer, giovani corpi in mostra. Rune deve così svelare il torbido che si accompagna a due omicidi che sembrano ruotare, come satelliti, intorno al grande attrattore delle vite di tutti: la Garzaia della Roggia Torbida.