Vittorio ha ventisette anni e vive con i suoi in un piccolo centro calabrese. È parcheggiato all'università, terzo anno fuori corso. I libri li usa per arredarci la stanza. Vuole fare lo scrittore, ma neanche per quello si ammazza di fatica. Il suo sembra più un pretesto per legittimare la sua svogliatezza, tanto prima o poi il mondo si accorgerà del suo talento incompreso. Tutto scorre sereno, finché la 'ndrangheta non ci mette lo zampino. In una Calabria onesta ancora ostaggio di forze oscure inizia la vorticosa discesa dei protagonisti in un abisso la cui destinazione pare inevitabile.