La carta, mirabile specchio di spazialità e temporalità, non è un'accozzaglia di simboli e di tanti oggetti disposti in modo apparentemente disordinato e incomprensibile, ma l'espressione grafica di processi regolati da leggi e logiche territoriali, dove flussi energetici e scambi materiali - nella loro pluralità e inarrestabile mobilità - costituiscono la chiave di lettura delle forme della terra e del disegno del territorio modellato attraverso i millenni. Il volume si propone di fornire una visione del travaglio cartografico fino alle prospettive odierne di cui si offrono alcuni scorci.