Le carte geografiche sono sempre più presenti nel nostro quotidiano, dalle immagini del meteo alle mappe dei navigatori. La popolarità non ne scalfisce però il fascino che consente di evocare, a un semplice sguardo, i luoghi del nostro passato e quelli dove sogniamo di trascorrere le prossime vacanze. Questo libro ne racconta le eccezionali trasformazioni subìte dall'Unità d'Italia a oggi, dettate non solo dal progresso tecnico ma anche da nuove esigenze conoscitive, nuovi bisogni intellettuali, nuovi canoni estetici. Intendendo la carta come prodotto sociale, il libro svela i segreti di un linguaggio apparentemente semplice ma in realtà ricco di complessità, la cui evoluzione merita di essere inserita all'interno di quella - più ampia - della cultura visuale. In una prospettiva di storia culturale le vicende della cartografia si snodano all'interno della stessa storia d'Italia consentendo di osservarla attraverso una lente originalissima. La capacità della cartografia di attrarre utenti eterogenei è valorizzata assecondando molteplici interessi: quelli degli studiosi, a cui sono rivolte le proposte metodologiche del capitolo introduttivo e l'esaustiva bibliografia ragionata; quelli degli studenti di corsi geografici, invitati a pensare congiuntamente l'agire territoriale e la sua rappresentazione in modo scientificamente rigoroso ma agevolato da un linguaggio accessibile e da 187 figure a colori commentate; quelli degli amatori e dei collezionisti, che nella ricca appendice in cui sono classificate oltre 1.200 opere e nei dettagliati indici di autori ed editori potranno trovare numerosi spunti per alimentare la loro passione.