Mettere insieme gli scritti satirici di Caria, che affligge i lettori de "Il Manifesto" con il "Colonnino infame di Alias" e le vignette al vetriolo con le quali Disegni punisce i suoi fan sui social, è operazione non esente da effetti collaterali. Specie per i soggetti fragili e/o con patologie pregresse. La miscela infatti, testata su un target ristretto di musoni volontari, ha purtroppo fatto rilevare una serie di eventi avversi, quali coliti da riso a crepapelle, logorrea da buon umore, crampi alle mascelle e insonnia da euforia grave. E con la somministrazione delle prime bozze si sono registrati alcuni rari casi di morti dal ridere. Sia come sia, il rapporto costi-benefici resta più che positivo: già a una prima dose di pagine infatti, nel lettore si sviluppano anticorpi contro la noia da lockdown, ansia per il futuro e disgusto per la politica; anticorpi grandi come le balle di Salvini, resistenti come la colla sulla poltrona di Di Maio e pronti a colpire a tradimento come Matteo Renzi.