Fra tutte le lagune costiere del nord dell'Adriatico, ognuna unica e tutte simili, come le varianti di un cocktail a base di acqua salmastra e terra limacciosa, quella di Caorle è quella dove il rapporto delle parti è maggiormente a favore dell'elemento terra. Qui il rapporto è sbilanciato verso l'elemento «secco», per quanto umido sia in realtà. È qui che Ernest Hemingway ambienta i primi passi del suo libro Al di là dal fiume e tra gli alberi. La Laguna di Caorle è in effetti una riserva naturale unica, con una superficie di oltre 10.000 ettari, nei quali proliferano una grande varietà di habitat naturali, non solo le zone umide, ma anche pinete, dune sabbiose e zone costiere rocciose. Da questo ambiente che, più che accogliere, informa Caorle stessa, parte il viaggio in immagini di questo libro fotografico e della sua autrice, Sara Ventura. La foto di apertura di questo volume pare voler dichiarare questo, con il suo densissimo gradiente di colori, la sua saturazione quasi irreale. Preparatevi a un sogno di uomini che paiono coltivare l'acqua camminando sulle velme, raccogliendo molluschi anziché ortaggi; di case che pare si possano raggiungere allungando la mano e invece sono isolate da specchi d'acqua e porti. Il mondo visto attraverso il suo obiettivo è un universo antico che si ripete da secoli, ma che uguale non avverrà mai più come nel momento dello scatto. Ventura ci racconta un vissuto che attraverso le foto si arricchisce. È il viaggio fotografico di una caorlotta d'adozione, una caorlotta per amore di Caorle.