L'evoluzione della disciplina relativa alla fotografia, sul piano interno, europeo ed internazionale, offre spunti per molteplici approfondimenti in tema di proprietà intellettuale. In particolare, la normativa vigente in Italia, fondata sulla distinzione tra opere fotografiche, fotografie protette in virtù di diritti connessi e mere riproduzioni non tutelate, evidenzia il ruolo determinante dell'apporto personale dell'autore. Da un esame critico di numerose sentenze, anche recentissime, e dal raffronto con altre esperienze, specialmente con quella statunitense, emerge la necessità di superare il riferimento al valore artistico (previsto soltanto per l'industrial design) nonché l'opportunità di verificare la creatività in base al risultato complessivo piuttosto che a singoli elementi, quali la professionalità del fotografo, la tecnica utilizzata, l'oggetto fotografato. Pur tenendo presenti le caratteristiche del "mezzo" utilizzato per la realizzazione dell'opera, sembra fondamentale, per poter riconoscere il carattere creativo, la valutazione della forma espressiva, dalla quale deve trasparire l'impronta dell'autore.