Capo partigiano durante la Seconda Guerra mondiale, primo presidente dell'Anpi del Veneto, divulgatore del cinema neorealista nel secondo dopoguerra, Mario Bernardo diventerà un valente direttore della fotografia cinematografica (spesso lui stesso regista, sceneggiatore, montatore). Lavorerà, tra gli altri, per due film di Pier Paolo Pasolini, oltre a realizzare film documentari in Italia e all'estero. Negli anni Sessanta brevetta numerose macchine per effetti speciali e collabora con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dove insegnerà Tecnica cinematografica per venticinque anni. Un poliedrico personaggio noto anche in ambito internazionale, sia per le collaborazioni didattico-sperimentali sia per i film girati in nazioni lontane ed esotiche come lo era la Cina negli anni Settanta. Il presente volume, tracciando un'analisi della sua vita e della sua carriera, fa emergere il ritratto di un uomo risoluto e tenace, che, cresciuto in montagna, ha vissuto a Roma per circa sessant'anni per poi girare l'intero pianeta da vero viaggiatore. Un umanista e un idealista di grande profondità introspettiva, ma anche un tecnico alla continua ricerca di sperimentazione e innovazione.