«I più la chiamano malattia rara, io la chiamo semplicemente vita, giacché è l'unico modo che conosco per vivere. - Kim». Così si apre "O.I. L'arte in una frattura": con un capovolgimento del punto di vista. Come se l'autore, Fabiano Lioi, volesse mettere da subito le cose in chiaro: voi pensate che la patologia dalla quale sono affetto "incida" sulla mia vita - sembra dirci - ...ma in realtà "è" la mia vita, e come tale voglio viverla al massimo delle possibilità. O.I. L'arte in una frattura è un libro, ma non solo. È un insieme di situazioni: è il racconto di una malattia rara; è un catalogo d'arte, che raccoglie opere molto particolari di una mostra non ancora realizzata; è un manuale d'istruzioni, per provare a cambiare il punto di vista sull'Osteogenesi Imperfetta, attraverso una narrazione artistica a più voci. Le 21 opere che compongono il libro sono infatti lastre radiologiche sulle quali l'autore ha lasciato una traccia del suo passaggio artistico. Ognuna di queste tavole è accompagnata da un testo: citazioni e pensieri liberi, sull'Osteogenesi Imperfetta e non solo, per raccontare questa patologia non dalla prospettiva della scienza, ma con le parole di chi la vive.