Robert Rive è spesso citato nella letteratura relativa alla storia della fotografia dell'Ottocento in Italia quale uno dei vedutisti più importanti nel periodo della fotografia al collodio. Tuttavia mancava ancora uno studio monografico dedicato alla sua opera. Rive è stato uno dei primi a coprire con le sue campagne fotografiche tutta l'Italia, dai laghi lombardi e Venezia alla Sicilia, con grande sensibilità della composizione fotografica, segnata costantemente da una vocazione paesaggistica, che informa anche le vedute di città e di architettura. Il volume propone la prima ampia antologia di opere, in massima parte finora non indagate, del fotografo, riprese in tutti i formati (grande, mezzano, stereoscopico, cabinet, carte de visite). Di molte opere è riprodotto anche l'ingrandimento di un dettaglio, caratterizzando fortemente la monografia e confermandone l'originale indagine di riconoscimento e di analisi del linguaggio formale peculiare di Rive. A parte le preziose vedute di paesaggio e di campagne umanizzate del mezzogiorno italiano, particolarmente ricche e originali nell'opera di Rive sono le immagini (panorami, piazze, strade, monumenti, momenti di vita urbana) di Napoli.