Nel corso degli anni Sessanta Genova subisce una trasformazione radicale, complice la ricostruzione dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e l'euforia dei boom economico. Lisetta Carmi è lì e, pur genovese, ha la capacità di ritrarre la sua città con uno sguardo "da fuori". E così nelle sue fotografie ritroviamo il respiro del porto, i vicoli del centro storico, le tracce della guerra, il cimitero di Staglieno, ma anche la vita quotidiana con i bambini che giocano per strada, gli adolescenti che si lanciano nel rock 'nd roll, fino alle celebri foto dei transessuali che allora fecero scandalo e oggi ci restituiscono l'empatia tra fotografo e fotografato. Il libro è al tempo stesso una prova dell'arte fotografica di Lisetta Carmi e un documento su una Genova che non c'è più e che rivive in uno scavato bianco e nero. I testi di accompagnamento sono del grande scrittore Giuliano Scabia e di Giovanna Calvenzi, la maggiore esperta della fotografia della Carmi.