Da quando lo scrittore S. Ferro pubblicò: "La storia di Riesi", ne è passata di acqua sotto i ponti, e quel treno che lui celebra e che avrebbe portato benefici, non giunse mai. Rimangono a ricordarlo solamente i ponti che avrebbero dovuto accoglierlo, spogli degli essenziali binari. Dalla Valle della Cottonara alle miniere di zolfo Trabìa Tallarita, alla contrada Palladio e Cammarera, nonché alla contrada Ficuzza, sino alla contrada Sangiuseppuzzi... per la zona lago: stazione di Riesi... Il fotografo Calogero Luigi Ferraro ha immortalato i ponti a tre, a cinque e a otto arcate, le gallerie desolate - crollate o malmesse - diventate tane di animali selvatici. Ed il ponte denominato "Imera" adagiato nel fiume Salso, ponte ormai ridotto a tristi ruderi. Questo il percorso che Calogero Luigi Ferraro ha voluto donare attraverso i suoi scatti fotografici, affinché memoria non vada tradita. "Il tempo può distruggere le grandi opere ma lo scatto fotografico le rende immortali"