Il volume indaga il rapporto tra fotografia, teatro e arti performative in Italia a partire dal secondo Novecento, in particolare dagli anni Sessanta. Sebbene sin dagli arbori questo incontro nasca per la documentazione dell'atto teatrale, esso a partire dal secondo dopoguerra si trasforma in una contaminazione reciproca e feconda tra i due linguaggi espressivi, che mette ulteriormente in discussione la relazione tra realtà e finzione sia nella fotografia sia nel teatro, la gestione dello spazio scenico, del movimento e della presenza attoriale, così come i temi legati alla dimensione e alla fissazione del tempo.