Le straordinarie immagini di uno dei grandi maestri della fotografia di paesaggio in bianco e nero Da quasi cinquant'anni gli Alberi sono un elemento caratterizzante dell'opera di Michael Kenna, fotografo noto e riconosciuto per la virtuosità della sua tecnica. Kenna tributa loro un omaggio particolare scegliendoli come soggetto delle proprie fotografie, dove ne evidenzia l'essenza di legame fondamentale tra terra, cielo, aria e luce, silenzi e riflessi. L'artista celebra questi grandi signori della natura in immagini pittoriche, oniriche, grafiche, romantiche, velate, poetiche. Instancabile viaggiatore, ha attraversato il mondo, dalla Francia alla Nuova Zelanda, dagli Stati Uniti al Giappone, per immortalare alberi e foreste. Dai boschi più fitti alle chiome più rarefatte e piene di luce, agli alberelli isolati nella loro maestosità in paesaggi dal biancore idilliaco, la bellezza ci viene offerta attraverso le numerose specie fotografate e la variabilità delle composizioni. Rigorosamente in bianco e nero, le immagini si dispiegano tra le stagioni, ritmando e scandendo il tempo. Michael Kenna è uno dei maggiori fotografi di paesaggio del nostro tempo, tra i pochi a scattare esclusivamente in analogico su pellicola. Nato in Inghilterra nel 1953, dopo avere a lungo sognato di dedicarsi alla pittura, studia fotografia al London College of Printing; alla fine degli anni settanta si trasferisce a San Francisco dove inizia a lavorare con Ruth Bernhard (1905-2006), sensibile fotografa di nudi e di nature morte, della quale diventa assistente, maturando una grande esperienza in camera oscura. Fin dagli esordi, Michael sceglie il paesaggio come tema elettivo delle sue fotografie, avviando una infaticabile ricognizione sugli infiniti volti segreti del pianeta, e arrivandone a toccare tutti i continenti; gli esiti di questi viaggi e soggiorni, determinati da commissioni o da scelte personali, sono stati pubblicati in monografie e cataloghi di mostre a lui dedicati.