Vedute d'architetture immobili sembrano astrarsi dalla loro presenza nel reale. Non più spazi urbani ma luoghi del pensiero, come forse qualcuno li immaginò progettandoli. Questo il lavoro di Lapo Baraldi, che, sfruttando il temporaneo svuotamento della città, immortala una Firenze silenziosa e svelata; una serie di fotografie fuori dal tempo in cui lo spettatore, fatto testimone, può immergersi e perdersi. L'antica tecnica usata (il negativo bianco e nero medio formato) rende la serie fuori dal tempo, rimandando la mente alle immagini degli archivi storici, in cui però è impossibile trovare la stessa straniante sensazione di vuoto. Un racconto inedito di Elena Ronchi ci prepara a questo viaggio.