Con un'intervista di Angela Madesani a Luciano Ferrara e un testo di Giovanni Fiorentino. Luciano Ferrara inizia la carriera da fotoreporter negli anni 70, per ricercare le condizioni dell'uomo ai margini della realtà, ai bordi del mondo. Documenta e informa, avviando collaborazioni con i principali giornali italiani e stranieri. Le fabbriche, i disoccupati napoletani, la lotta politica e sociale, la protesta giovanile. Nella sua lunga esperienza fotografica, un percorso immersivo di conoscenza è costituito dall'incontrare Napoli in bianco e nero attraverso la storia ancestrale dei femminielli. Ferrara si sintonizza in ascolto, viaggiando e accompagnando la bellezza, la diversità, la complessità, in casa e per strada, dalla prima serata alla notte fonda, l'abbigliamento e la nudità privata, restituendo Napoli nella sua specialità duale, la Napoli povera e la Napoli ricca, gli appartamenti di lusso e la povertà dei bassi. Il mosaico del fotografo si presenta come una etnografia visuale e una rappresentazione storico sociale degli ultimi 20 anni del Novecento.