Nel maggio 1970 Carlo Mollino raggiunge Osaka per l'Esposizione universale. È un lungo viaggio con tappe a Bangkok, Hong Kong, Tokyo e Kyoto. Ha con sé una macchina fotografica e, un po' alla volta, sembra appassionarsi a una civiltà che ancora non conosce. Lo affascinano le donne, i luoghi della tradizione (templi, giardini, pagode), ma anche le nuove architetture, i dettagli di costruzione, lo sciamare della folla. Mollino coglie un Giappone sospeso tra antichi riti e la modernità che in pochi anni cambierà il volto del Paese e di cui l'Expo è un'anticipazione. Il libro contiene testi di Claudio Giunta, Corrado Levi e Fulvio Ferrari che contestualizzano il viaggio e approfondiscono il rapporto tra Mollino e la fotografia. Completa il volume una serie di scatti che Mollino ha compiuto in altri viaggi in Oriente.