La luce. Al buio tutto esiste, ma solo con la luce esiste davvero, perché esiste solo ciò che vediamo. Possiamo credere che esista ciò che non vediamo, ma attiene a verità trascendenti o testimoniate dalla tradizione religiosa. Nel comportamento quotidiano esiste solo ciò che vediamo e solo la luce ci consente di riconoscerci nel mondo. La luce, però, non è sempre la stessa, non è sempre uguale a se stessa. Essa muta direzione così come può cambiare la sua sorgente. Essa può essere di diversa intensità e calore, può risultare, a seconda delle caratteristiche dell'atmosfera, brillante o tiepida, fredda o violenta. La luce può annullare tutte le ombre o provocarne di corte o di lunghe. Può nascondere una parte della scena o il fondo del campo visivo. Può mettere in risalto i primi piani, modificare le espressioni di un volto, dare ad un ambiente un tono di calore umano o renderlo lontano ed estraneo. Quando la macchina fotografica apre il suo obbiettivo per ricevere la luce e con essa l'immagine del mondo o il ritratto di una o più persone, allora insegue la luce e non solo per catturarla, ma per stabilire con essa un rapporto che è quasi un dialogo o una ricerca di verità.