Il maestro degli anime giapponesi ci invita a una passeggiata notturna per le vie di una delle megalopoli più affollate del mondo. Urbanowicz ci racconta il suo arrivo nella capitale giapponese per lavorare in uno studio di animazione, rievocando quei momenti di solitudine provati quando gli sono venuti a mancare i punti di riferimento più familiari. In quel momento, l'unica via di fuga è stata per lui quella di vagabondare di notte, in una sorta di meditazione che gli ha permesso di assaporare al meglio la città. Come nel suo primo libro, Botteghe di Tokyo, l'autore richiama la nostra attenzione sui dettagli architettonici, ma anche sulle atmosfere che ha percepito e sulle tecniche adottate per ottenere una stupefacente maestria della linea e del colore. Le vedute presenti in Notti di Tokyo, un po' come le stampe di Hokusai e Hiroshige, sedurranno gli amanti della cultura e dell'illustrazione giapponese, sia per la qualità pittorica sia per l'approccio pedagogico con cui Mateusz definisce il suo lavoro nell'ultimo capitolo. Inclusa nel volume, l'intervista dell'autore con uno dei più grandi registi d'animazione giapponesi saprà deliziare gli appassionati del genere.