Il libro affronta lo studio di un cospicuo e pregevole nucleo di reperti ceramici di produzione indigena apula tra il VII e il II sec. a.C., nell'ambito di una ricca collezione archeologica privata donata al Museo Diocesano di Trani, dove è esposta dal 1998. Consta di un catalogo, corredato di immagini, e di uno studio analitico che, attraverso la ricerca di confronti con pezzi editi da contesti di scavo, ne propone un inquadramento stilistico e cronologico altrimenti negato dall'irrimediabile perdita delle informazioni sulla provenienza. Il volume è un'ulteriore risorsa per gli specialisti per integrare le conoscenze già acquisite sull'artigianato della Puglia preromana con i dati dispersi dal collezionismo privato.