Secondo Kant, a differenza della bellezza in natura, che è libera in sé stessa, senza un fine specifico, la bellezza artistica (anche quando è estetica) necessita di un'aderenza all'aspetto concettuale di quello che rappresenta e sottintende quindi una forma di conoscenza dell'oggetto in questione per esprimersi compiutamente. In tal senso Roberto Osti interpreta lo studio del corpo umano in questo secondo volume dedicato all'anatomia della figura in movimento. La competenza che lo studio dell'Anatomia artistica conferisce a chiunque voglia affrontare, nel suo percorso di ricerca, la rappresentazione della forma umana, consente di riprodurre coscientemente le proporzioni, le tensioni superficiali e le relazioni profonde che intercorrono tra struttura e volumi plastici del corpo, nelle sue accezioni espressive più complesse. Inoltre, il tentativo di conciliare gli aspetti estetici e quelli tecnici necessari a restituire l'armonia della forma naturale, la simmetria, la dinamicità dei movimenti di un soggetto della rappresentazione così articolato e fondamentale per ciascun artista, trova qui un'efficace metodologia d'approccio, che va al di là della pura rappresentazione. Nell'introdurre lo studio anatomico tramite i riferimenti storiografici più evidenti e significativi, Osti vuole avvicinare il lettore alla decifrazione del corpo nei suoi aspetti semantici e semiotici, oltre che strutturali. Mette quindi in atto un utile confronto con le rappresentazioni della pittura e della statuaria più note e canoniche e con la riproduzione di disegni di autori contemporanei. Gli aspetti tecnici analizzati e i suggerimenti pratici utili a consentire all'esercizio dell'osservazione e del disegno di essere funzionale ed efficace, l'utilizzo di griglie e schemi estremamente sintetici per l'impianto della figura nel foglio, il costante rimando al modello vivente, ai suoi punti di riferimento fondamentali e alle connessioni muscolo-scheletriche che determinano le corrette relazioni armoniche e dinamiche si uniscono alle opzioni possibili che l'esperienza artistica sa offrire per la riproduzione grafica e armonica della figura. (Dalla prefazione di Maria Cristina Galli)