"L'opera di ritrattistica su sfondo nero, eseguita quasi sempre con tecnica a matita bianca con alcune varianti, di Jerry Lee (...) dona luminosità, forma, rilievo a coloro che, persone o altri esseri viventi che siano, di quello sfondo tenebroso sono anche indistinti prigioni, in tal modo liberandoli dall'oscurità e plasmandoli con la luce dalla piattezza delle sole due scialbe dimensioni, restituendo loro spessore, plasticità, vitalità, intelligenza, dolore o sorriso. (...) Prenderemo in esame alcuni dei suoi tanti esemplari artistici, esercitando su ciascuno di essi la nostra personale ecfrasi artistica. L'ecfrasi, ricordiamo, si origina e configura nella classicità greca come la descrizione di luoghi e di opere d'arte fatta con stile virtuosisticamente elaborato (...)" [Dall'introduzione di Fabio Sommella]