Nel campo delle arti, l'argomento della tecnica è molto dibattuto, e così anche quello dello stile. Forse, ci sono tante opinioni al riguardo quanti sono i singoli artisti che, nelle varie epoche storiche, devono in qualche misura e secondo le capacità e le sensibilità applicare delle regole di "saper fare". In effetti, la tecnica si può ricondurre a una serie di convenzioni teoriche e di applicazioni pratiche idonee (anche perché sono condivise e sedimentate dalle tradizioni di mestiere) a dare forma concreta ed espressa a una idea, a un progetto, a un'emozione. Naturalmente, ogni artista, in quanto individuo sociale, ha una sua propria personalità e una peculiare capacità di relazione e, quindi, può accadere che, posto di fronte a un medesimo soggetto, ciascuno scelga strumenti e procedimenti tecnici e stilistici differenti da quelli di altri per esprimerlo, appunto in assonanza con le proprie intenzioni percettive e interpretative. Per far emergere queste qualità artistiche 'interiori', tuttavia, anche lo strumento tecnico diviene di grande rilevanza: senza convenzioni di linguaggio è impossibile l'autentica intesa e il confronto dialettico sia umano, sia estetico. Scegliendo, allora, un solo tema tanto complesso quanto affascinante quale è quello del volto generico e del ritratto, ho cercato di raccogliere (in sequenza non ordinata e ponendoli, per così dire 'a sorpresa') una serie di esempi grafici, delle semplici prove di tracciati e di effetti, che suggeriscano la sperimentazione di soluzioni tecniche e di interpretazioni stilistiche differenti, fra le molte possibili, e di compararne gli effetti, magari relativi a un medesimo volto. Non si tratta di indirizzare verso un procedimento o un modo espressivo privilegiato rispetto ad altri perché ciò è solo pertinente allo stile personale che ciascun disegnatore va costruendosi nel suo percorso esistenziale e professionale. E neppure si tratta di imitare uno stile altrui, bensì di sperimentare diverse tecniche e diverse forme espressive al fine di farne esperienza e trovare, per ogni artista, ciò che meglio corrisponde alle sue intenzioni, alle sue attitudini, capacità e visione del mondo Insomma, l'abilità e le competenze artistiche aumentano, progrediscono, si modificano anche con l'affinamento delle sperimentazioni tecniche e con l'esercizio effettivo, pratico: meglio si conoscono i materiali, gli strumenti, le attrezzature e il modo di usarli, migliore sarà l'esito dell'opera. È quindi molto utile lavorare con i più diversi materiali. Una volta che ne conosce le loro potenzialità ed i loro limiti, l'artista può consapevolmente scegliere il procedimento più aderente alla sua sensibilità espressiva e più idoneo a cogliere anche il "carattere" del soggetto che intende raffigurare.