Il libro Barlumi si presenta come una sintesi di due linguaggi: quello verbale, rappresentato dalle poesie di Franco Luigi Carena, e quello visivo, che si materializza negli acquerelli di Kim Sommerschield. Due linguaggi che non appaiono mai in opposizione, ma che, al contrario, condividono lo stesso potere: la capacità quasi magica di evocare. Dai versi di Carena nascono immagini mentali intrise di emozioni, sentimenti, ricordi, speranze, riflessioni; dalle pennellate di Sommerchield fioriscono colori, ora tenui e delicati, ora intensi, linee che disegnano profili di antichi edifici, statue, persone, animali, paesaggi. Il lettore vive, attraverso le opere di Carena e Sommerschield, un'esperienza che lo porta a creare scenari di pensiero nutriti di parole, ma anche di forme e di suggestioni cromatiche. Evocazioni che si manifestano indeterminate e poi si definiscono, si completano alimentate dai versi e dalle immagini. Per ogni poesia, un acquerello di Kim Sommerschield, realizzato con una tecnica che accenna e lascia spazio all'intuizione. La poesia di Carena nasce dalle ineludibili domande sul senso della vita, sul ruolo dell'uomo nel cosmo, sul suo rapporto con la natura.