Dattilografata, e con le formule scritte di pugno dallo stesso Majorana, la tesi di laurea in Fisica fu scritta nel 1929 e non era ancora mai stata pubblicata. A 86 anni dalla "scomparsa" del suo autore, il documento viene proposto nella sua forma originale e inquadrato nel dibattito scientifico attuale. In appendice al libro, è riportata la fotocopia dei documenti con i quali Fermi, in occasione del concorso per la cattedra di Palermo, qualificava Majorana, appena più giovane di lui, non solo come un fuori classe, ma come un genio universale.