La delega di funzioni è misura idonea a conferire all'organizzazione di un'attività complessa un determinato assetto, oltre ad essere suscettibile di valutazione nel processo penale per fatti (incluso il contagio da Covid-19) imputabili a soggetti che rivestano ruoli di garanzia, di vertice o subordinati. Due sono i momenti in cui il fenomeno emerge. Il primo, genetico, in cui il vertice prende consapevolezza del ruolo di garanzia assunto per la tutela di beni correlati all'esercizio concreto dell'attività dell'ente da esso governato. Il secondo, critico, in cui il contraddittorio del processo penale valuta l'efficacia delle misure organizzative, gestionali e di controllo, adottate dal vertice ai fini dell'imputabilità del reato contestato. Gli autori, distinguendo il proprio contributo tra approccio pragmatico e teorico, illustrano i presupposti e i requisiti nel cui rispetto la delega assume rilievo in termini di distribuzione di funzioni e responsabilità. Si discute, dunque, degli ambiti di operatività dell'istituto e dell'efficacia liberatoria del medesimo, in virtù di una duplice lettura, prima programmatica e poi critica.