Questo libro nasce dalla sua lunga e molteplice esperienza dell'autore ed è, in sintesi, la storia di una istituzione che dal 1893 a oggi ha avuto, e ha, un ruolo fondamentale nella vita del nostro Paese, una istituzione che ha attraversato momenti gloriosi e momenti bui, nei quali, talvolta, è stata coinvolta, che ha espresso uomini eccezionali. Il lavoro di Nesi non si ferma alla storia, ma affronta alcune delle situazioni più delicate e difficili che riguardano la nostra Banca centrale: l'anomalia della sua natura e della sua struttura; la cooptazione come metodo esclusivo di scelta del suo gruppo dirigente; il potere monocratico dei suoi governatori; l'ammontare, la proprietà, l'utilizzo della sua riserva aurea. Il libro si conclude con il racconto di uno dei momenti più difficili della Banca d'Italia: nel marzo 2019 il presidente della Repubblica è istituzionalmente costretto a firmare una legge che istituisce una commissione di inchiesta con poteri eccezionali sul sistema del credito, ma cerca di attenuare i pericoli di natura antidemocratica, insiti in quella commissione, con una lettera diretta ai presidenti del Senato e della Camera. Ma una domanda è legittima, anzi doverosa: quella commissione di inchiesta esiste tuttora?