La crisi finanziaria ha messo in luce che gli ordinamenti nazionali non riescono ad assicurare la stabilità sistemica senza l'intervento di istituzioni sovranazionali. Queste ultime elaborano principi e standard per la regolazione bancaria e mobiliare, favoriscono la cooperazione tra le autorità di vigilanza, controllano l'applicazione di tali regole all'interno degli ordinamenti nazionali. In che modo la regolazione di origine sovrastatale incide sul ruolo dei pubblici poteri nell'economia? In quale misura e con quali meccanismi gli ordinamenti nazionali si conformano alle regole globali? La nuova disciplina dei mercati finanziari risponde al paradigma della regolazione prudenziale, indipendente e neutrale, o sembra emergere un nuovo modello? A chi danno conto del loro operato le istituzioni sovranazionali che stabiliscono le regole in materia finanziaria?