Il presente volume ha per oggetto l'analisi - di matrice interdisciplinare tra le scienze sociali e giuridiche - della fenomenologia sottostante il reato di usura, nel mercato legale del credito, sin dall'entrata in vigore della Legge 108/96. Gli autori dimostrano il 'costo sociale', a tutto tondo, generato anche dall'incertezza di un linguaggio che, permeato da atecnicismi oltre che da antinomie nell'ambito della normativa comunitaria rispetto a quella nazionale e di emanazione secondaria, ha consentito, in un più ampio contesto di moral suasion, la generalizzata applicazione di algoritmi e formule di calcolo del tasso effettivo globale degli interessi praticati da banche ed intermediari, in taluni aspetti difformi dalle tradizionali metodologie di matrice accademica.