Contemporaneamente alla grande crisi finanziaria del 2008/2009, un oscuro personaggio dal nome di Satoshi Nakamoto rilasciò bitcoin. Quello che in maniera superficiale potrebbe sembrare un semplice sistema di cash elettronico, è in realtà un capolavoro di criptografia che consente di scambiare valore "peer-to-peer" evitando la nota criticità del "double spending", cosa che invaliderebbe qualsiasi protocollo e-cash. Bitcoin è una tecnologia blockchain completamente decentralizzata, incorruttibile, non censurabile e non confiscabile che, tramite un sistema di indirizzi pubblici e privati, riesce a garantire sia privacy che trasparenza. L'uso sempre crescente di energia e potenza di elaborazione computazionale ne garantisce un altissimo livello di sicurezza, questo elemento sinergicamente alla fornitura monetaria deflazionaria e limitata fa del bitcoin oro digitale e rende possibile un sistema monetario digitale fondato su un asset solido, proprio come l'oro fisico. Bitcoin quindi si propone in netto contrasto al sistema FIAT, ossia denaro creato come debito e per decreto, fonte quest'ultimo da sempre di diseguaglianze, sfruttamento, corruzione e guerre. Nell'era post Covid-19, caratterizzata da una sempre crescente sorveglianza finanziaria, di movimento e di opinione, bitcoin si rivela come un vero e proprio baluardo delle libertà.