Le banche del continente, appena uscite da due crisi epocali, vedono modificarsi come mai avvenuto in precedenza il quadro regolamentare di riferimento, dovendo fare i conti con strumenti e metodi non più scelti liberamente ma prescritti dall'Autorità Bancaria Europea. In questo panorama, che vede a loro volta le imprese al centro di una rivoluzione normativa per quel che riguarda la gestione delle crisi, emerge una giurisprudenza che tende sempre più a fare propri temi di natura aziendalistica. Il volume vuole pertanto essere anzitutto una riaffermazione del metodo sempre adottato in questi anni - quello dell'analisi di natura, qualità e sostenibilità del fabbisogno finanziario, non solo in chiave storica ma ormai anche prospettica (forward looking) - quale base per la misurazione del merito di credito, unitamente all'uso sistematico di strumenti che, non solo le buone prassi ma il regolatore stesso, pongono al centro del lavoro bancario, in particolare quello dell'analista fidi.