Come scrive, nella prefazione de "La terra dei figli", il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, "Zecchi parla di una "rivoluzione conservatrice", utile e necessaria a discernere ciò che serve oggi da quel che è stato valido ieri, per affrontare il domani. È una stimolante crociera nell'arcipelago della contemporaneità quella che Zecchi ci invita a condividere in queste pagine, disegnando una rotta originale che tocca capi estremi e suggestivi come Goethe e Dostoevskij, Kant e Spengler, per rientrare infine nel porto, perennemente minacciato eppur sempre bramato, della bellezza, luogo d'incontro privilegiato tra il fervore creativo dell'uomo in ricerca e lo sfolgorante riflesso d'una misteriosa, cosmica armonia".