Difendere il codice dei samurai - sul campo di battaglia e fuori di esso - costituisce uno dei principi essenziali del bushido, la Via del guerriero, e il Budoshoshinshu è un trattato che spiega in modo esauriente come vivere quel codice. Quando si parla dei libri sulla filosofia dei samurai, ai lettori moderni viene subito in mente il classico Hagakure, risalente al periodo Edo, ma il Budoshoshinshu, scritto nella stessa epoca, godeva allora della stessa autorevolezza. Molti studiosi considerano Hagakure, influenzato dallo Zen, il più radicale e romantico dei testi samuraici, mentre il Budoshoshinshu risulta più misurato e pratico, in virtù delle evidenti suggestioni confuciane. Nell'insieme essi forniscono tutta una gamma di indicazioni sul ruolo dell'individuo all'interno dell'ordine dei samurai, dal momento che hanno entrambi come oggetto la posizione del guerriero in tempi di pace ed enfatizzano l'importanza di vivere altruisticamente.