Eric Weil nacque nel 1904 nella cittadina di Parchim, in Meclemburgo. Ebreo-tedesco, si laureò con una tesi sulla filosofia di Pietro Pomponazzi sotto la guida di Ernst Cassirer all'Università di Amburgo, riuscendo a entrare in contatto con i maggiori esponenti dell'intellettualità tedesca degli anni Venti grazie alla frequentazione della celebre Biblioteca di Aby Warburg. Emigrato in Francia nel corso del 1933 durante l'avvento del regime hitleriano, Weil diventò uno dei protagonisti della famosa Hegel renaissance francese, assistendo ai seminari sulla Fenomenologia dello spirito tenuti da Alexandre Kojève a Parigi dal '33 al '39. Sopravvissuto a un campo di prigionia tedesco, in cui fu recluso dal '40 al '45, dopo il secondo conflitto mondiale Weil riuscì a proporre non solo interpretazioni innovative e originali di Aristotele, Kant, Hegel e Marx, ma anche a elaborare un pensiero filosofico capace di rimanere sistematicamente aperto alle sfide cruciali del proprio tempo. Prefazione di Giulio A. Lucchetta.