Fuggito dal campo di concentramento di Drancy e rifugiatosi negli Stati Uniti nel 1942, Jean Wahl ha alleviato il suo esilio parlando di filosofia francese ai suoi ascoltatori americani e canadesi. A partire da quelle conferenze, rielaborate per la pubblicazione nel 1946, Il pensiero moderno in Francia ripercorre i passaggi salienti di una tradizione filosofica costretta a reinventarsi, nel dopoguerra, per dare nuova linfa all'esistenza umana e alla ricostruzione di un'Europa infranta. Dal Discorso sul metodo di Cartesio a Sartre, passando per Montaigne, Comte, Bergson, Merleau-Ponty e Maritain, sfilano fra le pagine gli intellettuali e le questioni che più hanno contribuito alla grandezza della Francia e della cultura europea. Una sintesi della storia del pensiero moderno, ricostruito con estrema chiarezza e acutezza di spirito. Prefazione di Andrea Bellantone.